Le Stories costituiscono una delle ultime novità di LinkedIn e servono a condividere momenti di vita quotidiana e professionale con i propri collegamenti. Sia singoli professionisti che Amministratori di Pagine aziendali possono creare e condividere delle Stories che saranno visibili per le successive 24h. Da questo punto di vista sono molto simili alle Instagram Stories, ma quali contenuti possono risultare interessanti su LinkedIn e quali vantaggi potrebbe ottenere chi le usa?
Al momento sono disponibili solo in alcuni Paesi, quali Francia, Canada, India, USA, Brasile, Australia, Paesi Bassi e UAE. In attesa di poterle sperimentare anche in Italia, vediamo come funzionano e cosa si può fare:
- Caricare le Stories dall’app Mobile e condividere foto o video ripresi in diretta o caricare contenuti già salvati
- Decidere con chi condividerle e bloccare singoli follower e collegamenti a cui si preferisce non mostrarle. Lo svantaggio è che non sarà possibile visualizzare le Stories dei Profili bloccati
- Salvarle entro le 24h dalla pubblicazione
- Condividerle con i collegamenti di primo livello, tramite messaggio privato entro le 24h
- Accedere agli Insight. In particolare verranno mostrati i dati relativi alla reach, il nome dei membri che hanno visualizzato le Stories, l’azienda per cui lavorano e la loro funzione aziendale, in base alle impostazioni della privacy
- Non è invece possibile modificare le Stories già postate. In tal caso sarà necessario cancellarle e ricominciare da zero.
Il potere delle Stories di creare engagement e stimolare la conversazione è ampiamente provato e, non a caso, quando sono comparse su Instagram si è verificata un’impennata del numero di messaggi in Direct. Ad aprile 2017, pochi mesi dopo l’introduzione delle Stories, si registravano ben 375 milioni di utenti attivi sull’app di messaggistica.
Le Stories hanno fatto dunque da tramite tra l’autore del contenuto e i suoi destinatari, incentivando la conversazione su un argomento di comune interesse. Non è dato sapere, almeno per ora, se e quando sarà possibile introdurre delle sponsorizzate nelle LinkedIn Stories, ma, al di là di eventuali campagne a pagamento, si tratta di uno strumento di marketing molto potente se usato in modo strategico. Cosa è consigliabile condividere nelle Stories?
Contenuti brevi e facili da digerire. Condividere piccole novità, aggiornamenti, consigli in pillole, creare brevi sondaggi. In questo modo sarà possibile entrare in contatto diretto con la propria audience suscitando l’attenzione e la risposta dei follower.
Aggiornamenti quotidiani sulle attività in ufficio o durante un evento di settore. Spesso questo tipo di update vengono condivisi nelle Stories di Instagram e Facebook, ma a recepirle è un pubblico molto più vasto e meno profilato dell’audience di LinkedIn.
I follower di una Pagina o di un Profilo LinkedIn sono ovviamente interessati alle attività professionali delle persone o dei brand che scelgono di seguire e si relazionano ai contenuti fruiti con un mindset completamente diverso da quello tipicamente adottato su Facebook e altri Social network usati per svago. Chi investe tempo ed energie su LinkedIn ha una mentalità orientata al business, è alla ricerca di nuove opportunità di lavoro o di contenuti formativi. Per tale ragione gli aggiornamenti professionali pubblicati attraverso le LinkedIn Stories hanno più probabilità di ottenere un engagement di qualità, attirando l’attenzione di prospect realmente interessati. In attesa che la funzione venga abilitata anche in Italia, iniziamo a pensare a come impiegarla in modo proficuo.