In questo post racconto la mia relazione ormai decennale con LinkedIn.
L’inizio della storia
Mi sono iscritto con LinkedIn più di 10 anni fa, esattamente il 5 maggio 2014, la data me la ricordo bene perché coincide con lo stesso giorno in cui ho detto sì a mia moglie Serena.
Linkedin per trovare lavoro
A quei tempi ci s’iscriveva su LinkedIn soprattutto per cercare lavoro o scoprire nuove opportunità di carriera, LinkedIn era ancora poco conosciuto in Italia, era considerato per lo più un grande database di curriculum online, frequentato da neolaureati, manager e società di ricerca e selezione del personale e da alcune aziende all’avanguardia, che a quei tempi già ricorrevano a LinkedIn per scoprire talenti e candidati da inserire nel proprio organico.
in Italia c’erano ancora pochi iscritti – oggi sono quasi 9 milioni gli italiani su LinkedIn i – audaci pionieri e innovatori che ne avevano colto fin da subito le enormi potenzialità di business networking.
L’esperienza di MilanIn
Tra questi vi erano alcuni amici milanesi, tra cui Pier Carlo Pozzati dettero vita a MilanIn, un’associazione nata con lo scopo di trasformare il networking digitale nato su LinkedIn in una serie di incontri fisici per conoscerci, raccontarci e scambiarci le nostre esperienze professionali, in una parola fare business networking.
Ho partecipato con passione ed entusiasmo agli eventi e alla vita associativa di MilanIn nei miei primi anni di vita professionale a Milano, ci trovavamo al Pacino Cafè a Milano per parlare e discutere di business, di innovazione e condividere le nostre storie e percorsi professionali; era il 2006 quando presentai il mio primo libro “Fare business con il web” e ancora Facebook non era esploso in Italia.
L’esperienza di MilanIn ci indicava una direzione che ad alcuni di noi era già chiara, ossia che l’attività di costruzione del network professionale e della relazione avviata su LinkedIn non poteva né doveva esaurirsi online ma era un passaggio cruciale per giungere all’obiettivo finale, ossia portare la relazione a un livello più alto, o più profondo, come quello che può stabilirsi durante un incontro di persona, dove una relazione avviata di fiducia avviata online può prendere forma e consolidarsi.
LinkedIn vuol dire fiducia
Ho citato fiducia, è una parola chiave per comprendere lo spirito di LinkedIn che fa del Trust, della fiducia l’ingrediente essenziale, indispensabile per costruire la propria rete di contatti professionali.
Nel 2008 ho creato su LinkedIn un mio Gruppo dedicato al Marketing Digitale che prende il nome dal mio blog, DigitalMarketingLab, che ad oggi conta circa 3300 iscritti, e, successivamente, la pagina aziendale della mia società DML Srl oltre che le pagine vetrina per altri miei progetti e Brand come Social Minds di cui parlo nel libro.
LinkedIn, 10 anni dopo…
Da quegli inizi sono passati ormai più di dieci anni, LinkedIn è cambiata, si è trasformata ed evoluta, è diventata certamente più “social”, si è ulteriormente specializzata per offrire servizi e opzioni a pagamento per soddisfare le esigenze specifiche di gruppi professionali e profili specifici, come il Talent Manager, il Sales Specialist, il Job Seeker o il Business Manager.
Nel tempo è cambiato anche il mio approccio e le mie aspettative verso LinkedIn e di vivere la mia relazione con LinkedIn, cercando di coglierne le potenzialità e il valore in ottica di business.
Agli inizi del 2015 ho deciso di mettere in fila le mie competenze di LinkedIn, frutto anche di alcune mie docenze in aula presso alcune Scuole di Formazione e Business School, e ho lanciato un corso online su LinkedIn () che ha visto 2 edizioni nei primi 6 mesi del 2015. In questo sito trovare un’area riservata ai corsi e alla formazione.
This is my LinkedIn Story; qual è la vostra?